Grazie all’Institut catholique de la Mediterranée di Marsiglia si è costituita una rete teologica mediterranea in cui è confluito il lavoro di ricerca su “Il Mediterraneo come luogo teologico” che ha visto il coinvolgimento di diversi Paesi e di molte istituzioni teologiche italiane. “Insieme non solo possiamo organizzare corsi, fare ricerca insieme per completarci, ma insieme, ma possiamo offrire del consiglio alle collettività locali per raggiungere anche le periferie”, dice al Sir il direttore dell’Icm
Si stanno intraprendendo “piccoli passi” per “un fare teologia che abbandona ogni forma di neutralità, per prendere posizione, per schierarsi, per incarnarsi, per servire il Vangelo di Gesù e il suo Regno che avanza pur nell’opacità e nella drammaticità delle vicende della storia”, ci dice il preside della Facoltà Teologica Pugliese
Quaranta giovani, provenienti dai diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, facenti parte del Consiglio dei giovani del Mediterraneo, opera segno del Convegno dei vescovi, che si è tenuto a Firenze dal 23 al 27 febbraio 2022, si incontreranno per la prima volta dall’11 al 17 luglio
Il cardinale Zuppi presenta la consulta dei ragazzi, eredità dell'Incontro dei vescovi e dei sindaci del bacino che si era tenuto nel capoluogo toscano. La sfida di favorire il dialogo fra le sponde
Il pensiero all’Ucraina e a Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, sono i punti fermi dell’omelia del presidente della Cei nella Messa che conclude il Forum del Mediterraneo. Il porporato esorta a lavorare per la pace che parte sempre da un cuore convertito
La Carta di Firenze è stata firmata a Palazzo Vecchio, al termine dell’Assemblea congiunta di Vescovi delegati e Sindaci delle città del Mediterraneo
“Preoccupazione e dolore” per lo scenario drammatico in Ucraina e “vicinanza alle comunità cristiane del Paese”
Cresce l’attesa per l'inizio della conferenza “Mediterraneo frontiera di pace”, che parte oggi a Firenze e che si chiuderà con la visita di Papa Francesco nella giornata conclusiva. L’evento sarà l’occasione anche per riparlare dell’Opera Segno, frutto concreto della prima conferenza di Bari 2020. Un progetto affidato a Caritas Italiana e a Rondine Cittadella della Pace, dove i giovani protagonisti sono stati formati. Il Sir ha parlato con alcuni di loro in vista di Firenze
Pubblichiamo l’intervento del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, all’Incontro “Mediterraneo di pace”
Pubblichiamo la Prolusione del Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, in apertura dei lavori di “Mediterraneo frontiera di pace”
Si apre il doppio "G30" ecclesiale e civile che riunirà trenta Paesi. In agenda anche la crisi in Ucraina. L'inizio con la prolusione del presidente della Cei e l'intervento del premier
Sono stati resi noti i dettagli della visita di Francesco in occasione dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. L’arrivo nel capoluogo toscano è previsto nella mattinata di domenica. Al termine della Messa, intorno all’ora di pranzo, il rientro in Vaticano
"Collaborando e dialogando possiamo costruire l’Europa e fare del Mediterraneo un bene comune”. È con questa convinzione che mons. Stanislav Hocevar, arcivescovo e metropolita di Belgrado, parteciperà all’Incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo in programma a Firenze. A pochi giorni dall'apertura, il 23 febbraio, il Sir ha raccolto la sua testimonianza. L'esperienza della guerra balcanica per rilanciare la convivenza
“La testimonianza dei martiri in Algeria è che la vita è più forte della morte e che la fraternità vincerà. Non c’è altra scelta. Non c’è altra opzione. Come dice papa Francesco la fraternità è la nuova frontiera dell’umanità. Scoprirsi fratelli e rispettarsi nelle nostre differenze. L’alternativa alla fraternità è la distruzione”. Parla il nuovo arcivescovo di Algeri, Jean-Paul Vesco, alla vigilia dell’Incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo a Firenze. Che in questa intervista al Sir, confida: “Vorremmo poter essere riconosciuti come essere umani, fratelli e sorelle di questo popolo, cittadini di questo Paese"
Nel momento in cui tornano a soffiare i venti di guerra, l'incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo può essere "una grande occasione per rilanciare il ruolo dell'Italia quale Paese del Mediterraneo al centro di una nuova politica mondiale di pace e di sviluppo". A spiegarlo al Sir è Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci
Dopo Bari (2020) i vescovi delle Chiese che si affacciano sul Mediterraneo si ritrovano a Firenze. Sessanta delegati provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum parleranno della vita delle comunità cristiane all’interno delle città con un occhio attento al tema della cittadinanza, parola chiave di questa seconda edizione di “Mediterraneo frontiera di pace”. Tra i partecipanti anche il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, sotto la cui giurisdizione pastorale ricadono Israele, Palestina, Giordania e Cipro. Il Sir ha raccolto la sua testimonianza
E' stato presentato questa mattina a Roma l’Incontro dei vescovi e sindaci del Mediterraneo che si terrà a Firenze dal 23 al 27 febbraio. All’apertura dei lavori ci sarà anche il premier italiano Draghi e alla celebrazione della Messa conclusiva, presieduta dal Papa, prederà parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sarà per lui la prima visita ufficiale del suo secondo mandato
Presentato a Roma l'incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, in programma a Firenze dal 23 al 27 febbraio sul tema "Mediterraneo, frontiera di pace". Nella giornata di apertura sarà presente il premier Mario Draghi, mentre alla messa finale con il Papa ha assicurato la sua presenza il presidente Mattarella
Si terrà a Firenze, dal 24 al 27 febbraio 2022, il convegno della Conferenza episcopale italiana dal tema: “Mediterraneo frontiera di pace”. L’evento segue quello che si è già tenuto a Bari nel febbraio del 2020. La scelta di Firenze, come sede del suddetto convegno, non è casuale, ma densa di significato; quest’ultima, infatti, ha sempre svolto un ruolo importante per quanto riguarda il tema della pace, del mediterraneo e dell’ecumenismo. Nel suo comunicato, inoltre, la Conferenza episcopale italiana ci ha ricordato che Firenze è la città di Giorgio La Pira, evidenziando in tal modo l’ispirazione del convegno al pensiero e alla testimonianza di colui che, a cavallo degli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, è stato il sindaco di questa città
Intervista al card. Cristóbal López Romero, arcivescovo salesiano di Rabat (Marocco): “Il titolo dell’incontro - dice - non mi convince del tutto. Preferirei: Mediterraneo, pace senza frontiere. Se l’Europa ha saputo - nonostante le sue numerose differenze nazionali, storiche, culturali e religiose - unirsi e praticamente cancellare i confini tra i 27 Paesi membri dell’Unione, perché non sognare un Mediterraneo in pace e senza frontiere, unito nella diversità?”
Una Carta di intenti comune tra vescovi e sindaci che si affacciano sul Mare Nostrum e l'istituzione di un Consiglio dei giovani del Mediterraneo. Sono alcuni possibili obiettivi concreti dell'incontro organizzato dalla Cei a Firenze (23-27 febbraio) a due anni dall'appuntamento analogo di Bari, che si concluderà con la presenza del Papa. Ad annunciarlo al Sir mons. Antonino Raspanti, vicepresidente della Cei
Francesco concluderà il doppio forum ecclesiale e civile per la pace ispirato a La Pira. Il presidente della Cei, cardinale Bassetti: il Pontefice mette il suo sigillo su un'iniziativa profetica
Queste parole portano alla luce alcune grandi questioni. In particolar modo, la centralità del Mediterraneo nel mondo contemporaneo. Forse mai come oggi, infatti, il Mediterraneo non è più soltanto un bacino marittimo che bagna tre continenti spesso in conflitto tra loro, ma un angolo visuale fondamentale da cui guardare il mondo intero
L’annuncio del presidente della Cei: dopo l’incontro di Bari, un nuovo evento che stavolta può unire Chiesa e istituzioni civili. Il porporato ospite della tappa perugina delle «Piazze di Francesco»
«Ricostruire i legami che sono stati interrotti, rialzare le città distrutte dalla violenza, far fiorire un giardino laddove oggi ci sono terreni riarsi, infondere speranza a chi l’ha perduta ed esortare chi è chiuso in sé stesso a non temere il fratello. E guardare questo, che è già diventato cimitero, come un luogo di futura risurrezione di tutta l’area»
Ecumenismo, dialogo interreligioso, sviluppo equo e diffuso: il capoluogo fa memoria del grande incontro del febbraio 2020, con esponenti religiosi dei Paesi che s'affacciano sul mare, coronato dalla presenza di papa Francesco. Due appuntamenti: uno più culturale e artistico (sabato 20 febbraio) e uno più religioso (il 23 febbraio) per far sì che l'eredità di quell'evento dia frutto
Il vescovo emerito della città che ospitò i presuli dei Paesi rivieraschi ricorda quell'incontro in cui si poneva un tassello verso l'enciclica Fratelli tutti. "Dobbiamo alimentare la conoscenza reciproca, coniugare accoglienza e promozione dei popoli, non abbandonare le Chiese con pochi sacerdoti". E sul viaggio del Papa in Iraq: è una visita necessaria
S.E. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, ringrazia la Diocesi, la Città, la Puglia
Intervento di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo al convegno "Mediterraneo frontiera di pace" promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, sabato 22 febbraio 2020, Teatro Petruzzelli di Bari
La denuncia del pastori al termine del "G20" ecclesiale sulla pace. Le parole di Puljic e di Pizzaballa «Serve essere voce profetica di libertà Nuovi gemellaggi fra le Chiese»
Ci sono città che hanno nei propri cromosomi la vocazione a essere simbolo di convivenza pacifica tra i popoli. Città «capitale di pace» è ad esempio la Assisi di san Francesco. E, da domenica, città «capitale dell’unità», come l’ha definita il Papa, è definitivamente diventata la Bari di san Nicola
“Capitale dell’unità”. Così Papa Francesco ha definito la città di Bari, a conclusione dell’evento “Mediterraneo, frontiera di pace” che ha riunito nel capoluogo pugliese 58 vescovi cattolici di 20 Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum
Al termine delle giornate di "Mediterraneo frontiera di pace" Francesco parla a tutti, salutando Bari come «capitale dell’unità»
Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari- Bitonto, traccia un bilancio di Mediterraneo, frontiera di pace, l’evento di riflessione e spiritualità tenutosi nel capoluogo pugliese dal 19 al 23 febbraio e conclusosi ieri con la visita di Papa Francesco, usando un’espressione mutuata dal discorso che il Santo Padre ha rivolto nella Basilica di San Nicola ai 58 vescovi e patriarchi di venti Paesi bagnati dalla acque del Mare Nostrum: “E’ stato un avvenimento unico
La guerra è "follia". Dalla basilica di San Nicola, concludendo l'incontro "Mediterraneo, frontiera di pace", promosso dalla Cei a Bari, il Papa esorta i vescovi ad essere "artigiani di pace", in un Mare Nostrum caratterizzato da conflitti e contrapposizioni. No a estremismi e fondamentalismi, sì all'accoglienza - anche in campo teologico - che evita di innalzare muri. Come quelli dei discorsi di alcuni leader populisti, che riecheggiano quelli degli Anni Trenta. "L'unico estremismo cristiano è quello dell'amore", il messaggio della messa in Corso Vittorio, davanti a 40mila persone. All'Angelus nuovo appello per la Siria
“Grazie Santità per il suo sostegno morale e spirituale, grazie per aver pregato per la pace in Medio Oriente, dove si combatte, dove la gente è senza futuro, senza casa, senza tetto, al freddo, in mezzo alla neve. Grazie per tutti coloro che hanno pregato per noi in questo giorno in cui a Bari i vescovi del Mediterraneo si sono ritrovati intorno a Papa Francesco”
Nel primo discorso, Francesco chiede pace e mette in guardia da nazionalismi e populismi. Il premier Conte fermato a Roma dall'emergenza Coronavirus
Francesco nell'omelia della Messa, celebrata davanti a 40mila fedeli, richiama il cuore del Vangelo: "Sull'amore verso tutti non accettiamo scuse" L'appello per la Siria
Sono tutti con il naso all’insù a scrutare il cielo. Qualcuno ha visto spuntare l’alba e non ha avuto difficoltà a gridare: “sarà una bella giornata”, una di quella dove il sole la fa da padrone e dove tutto s’illumina.Il fermento delle parrocchie, il ritrovarsi dei giovani e dei più forti dietro le porte delle chiese per procedere insieme verso corso Vittorio Emanuele per accaparrarsi il posto più vicino al palco dove Papa Francesco celebrerà l’Eucarestia, è indescrivibile. In fondo in fondo (per dirla alla barese sotto sotto), tutti sperano di poterlo salutare e dire “C’ero anch’io”
«Le purezze delle razze non hanno futuro. Il messaggio del meticciato ci dice tutto», dcenuncia papa Francesco concludendo l'incontro sul Mediterraneo. «L'ipocrisia di chi parla di pace e vende armi ai Paesi in guerra»
Durante la visita a Bari, in occasione dell’Incontro sul Mediterraneo come frontiera di pace, il Papa ha lanciato un nuovo, accorato appello per la Siria. All’Angelus Francesco ha chiesto che vengano messi da parte calcoli e interessi per salvaguardare le vite dei civili e di tanti bambini innocenti
Nella Messa a Bari, il Papa ricorda che la rivoluzione di Gesù è la più grande della storia: chiede di amare perfino i nemici: "Ci ha chiesto l’estremismo della carità. È l’unico estremismo cristiano lecito: l'estremismo dell’amore"
Visita del Papa a Bari: il discorso di Francesco nella Basilica di San Nicola è stato preceduto dall'introduzione del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e dagli interventi del cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Vrhbosna, e di monsignor Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico “sede vacante” del Patriarcato Latino di Gerusalemme
L’apostolato della preghiera accompagna la Chiesa e i Pastori. Il Papa lo sottolinea nel saluto ai fedeli assiepati fuori la Basilica di San Nicola a Bari. Precedentemente il Pontefice si era raccolto in preghiera nella cripta dove sono custodite le reliquie del Santo
La guerra è una follia a cui non ci si può rassegnare mai, non alzare muri e non accettare che si possa morire in mare senza soccorso. Così il Papa ai circa 50 vescovi e patriarchi del Mediterraneo, durante la sua visita a Bari dove si è chiuso l’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”
Dal Marocco all'Albania, dalla Palestina alla Calabria: dalle comunità religiose l'invito ai vescovi a «smascherare le ingiustizie» e a «vivere la gioia del dialogo»
L’incontro di riflessione e spiritualità non si chiuderà a Bari il 23 febbraio, ma è destinato ad essere solo l’inizio di un cammino. Perché ciò sia visibilmente sperimentabile, la CEI, attraverso Caritas Italiana, ha voluto lasciare un’”opera segno”: un progetto che si realizzerà con il supporto operativo dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace.
“Una miniatura incastonata nel Rotolo dell’Exultet”, ma anche “un colpo di aratro che ha smosso un terreno indurito e ha sollevato pensieri sepolti ma non spenti da una secolare esperienza storica”
La Fiera del Levante aprirà le sue porte ai partecipanti all’evento “Mediterraneo, frontiera di pace”, che ha riunito a Bari 60 vescovi cattolici di 20 Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum
Colloquio con il vicario apostolico di Istanbul che partecipa ai lavori dell’incontro sinodale "Mediterraneo, frontiera di pace": come minoranza viviamo in una situazione difficile ma i limiti sono fatti per essere superati. L’impegno solidale con i migranti ed i più poveri