Arcivescovo

S.E. Giuseppe

Satriano

IN AGENDA

I Vicariati

ORIENTAMENTI PASTORALI PER I VICARIATI DI ZONA

 

1. Il desiderio di una pastorale più organica e integrata chiede di impegnarci ad assumere maggiormente uno stile sinodale tra le diverse comunità di un medesimo territorio, favorendo la corresponsabilità, riconoscendo le competenze, incanalando l’impegno, razionalizzando le risorse. L’esperienza del vicariato di zona resta fondamentale per un lavoro di comunione sul territorio da parte delle diverse comunità ecclesiali. In questa prospettiva, i vicariati e le parrocchie che ad essi afferiscono devono configurarsi come laboratori esemplari di sinodalità in dialogo e ascolto del territorio con i suoi ambiti, le agenzie educative e le periferie che lo caratterizzano. Solo creando alleanze e interazioni progettuali sarà possibile costruire veri e propri ponti e nuove strade capaci di collegare ambiti e ambienti, persone e situazioni, su cui far correre il Vangelo.

2. L’Arcidiocesi di Bari-Bitonto è suddivisa in tredici vicariati, ciascuno dei quali è coordinato dal servizio del vicario di zona. Nominato a tempo determinato dall’Arcivescovo, dopo aver sentito, a suo prudente giudizio, i presbiteri e i diaconi che svolgono il ministero nel vicariato in questione (cfr. cann. 553-554), il vicario di zona deve promuovere la comunione tra i presbiteri, diaconi e religiosi e religiose nella zona; porre ogni cura per stimolare le comunità ecclesiali e il territorio con le sue istituzioni e strutture per un lavoro condiviso anche a livello cittadino; vivere la corresponsabilità con gli altri vicari zonali partecipando a incontri periodici con l’arcivescovo e/o con i vicari episcopali.

3. In vista di un agire ecclesiale che coinvolga tutti battezzati in una chiamata a vivere non solo per il proprio benessere ma cercando il bene degli altri sull’esempio di Cristo, occorre favorire l’avvio e l’accompagnamento di processi pastorali, che sappiano costruire percorsi che vadano oltre i confini parrocchiali e ridisegnino il nostro modo di esistere come Chiesa sul territorio. A tal fine, possiamo immaginare due livelli di interazione tra le comunità ecclesiali: il vicariato e le zone pastorali.

4. Il vicariato, non sostituendo né le parrocchie, né la Chiesa diocesana, si configura non tanto come una sovrastruttura pastorale, quanto come una mediazione a servizio della comunione. Nella sua estensione territoriale volutamente più ampia, vuole favorire soprattutto lo studio e lo scambio delle diverse esperienze pastorali per una crescita reciproca nella corresponsabilità tra le comunità ecclesiali che lo abitano: all’interno del presbiterio locale e nel dialogo tra laici, presbiteri e diaconi.

     4.1. L’incontro tra presbiteri e diaconi, partendo dalla preghiera condivisa e dalla narrazione dei vissuti personali e comunitari alimenti la crescita della fraternità nello stile dell’accompagnamento reciproco.

     4.2. I Consigli Pastorali Vicariali, valorizzando le specificità delle singole comunità, offrano una testimonianza di Chiesa organica e unitaria, capace di connettere il Vangelo con le culture del nostro tempo. Siano luoghi in cui fare esperienza di discernimento comunitario per leggere e interpretare i bisogni del territorio, individuare le priorità più che le urgenze da consegnare alla progettazione del cammino diocesano, proporre una formazione in relazione con la visione pastorale diocesana, avvalendosi della collaborazione dei Servizi pastorali della Curia al fine di avviare i processi pastorali.

5. Le zone pastorali possono costituirsi come una suddivisione interna al vicariato, con particolare riguardo alle realtà dei paesi, comprendendo le parrocchie di uno stesso comune.

     5.1.1. Siano luogo di animazione e di servizio che, valorizzando le competenze dei singoli: presbiteri, diaconi e laici, sappiano lavorare in sinergia imparando a distribuire gli impegni affinché non venga chiesto a tutti di fare tutto.

     5.1.2. Si configurino come dei cantieri nei quali accogliere le indicazioni maturate nel discernimento vicariale e diocesano in modo da attuare le iniziative più consone al proprio territorio.

6. Una pastorale organica e non settoriale, interparrocchiale e cittadina, dallo sguardo più ampio verso l’intera società e non ripiegato sulla propria parrocchia, chiede di modificare gli equilibri di tutti e di ciascuno al fine di consolidare lo stile sinodale nell’intera Chiesa locale e assumere la postura della missionarietà radicata nella centralità del kerygma sempre da riscoprire e annunciare.

 

Composizione Vicariati

 

I VICARIATO (Vicario don Donato Lucariello):
  1. Cattedrale, Bari
  2. Beata Vergine Immacolata, Bari
  3. Preziosissimo Sangue in San Rocco, Bari
  4. Sacro Cuore, Bari
  5. San Ferdinando, Bari
  6. San Giuseppe, Bari
  7. Sant’Antonio, Bari
  8. Santa Croce, Bari
  9. Pontificia Basilica San Nicola, Bari

 

II VICARIATO (Vicario don Alessandro Tanzi):
  1. Maria Santissima del Rosario, Bari
  2. San Carlo Borromeo, Bari
  3. Santa Cecilia, Bari
  4. Santa Maria del Monte Carmelo, Bari
  5. Santissimo Redentore, Bari
  6. Gesù di Nazareth, Bari
  7. San Cataldo, Bari
  8. San Girolamo, Bari
  9. Sant’Enrico, Bari
  10. Santa Famiglia, Bari
  11. San Pio X, Bari

 

III VICARIATO (Vicario don Paolo Candeloro):
  1. Immacolata, Modugno
  2. Maria Santissima Annunziata, Modugno
  3. Sant’Agostino, Modugno
  4. Santi Apostoli, Modugno
  5. Sant’Ottavio, Modugno
  6. Santuario Madonna della Grotta, Modugno
  7. San Giuseppe, Palo del Colle
  8. San Vito, Palo del Colle
  9. Santa Maria Assunta, Palo del Colle
  10. Santa Maria La Porta, Palo del Colle
  11. Spirito Santo, Palo del Colle

 

IV VICARIATO (Vicario don Antonio Ruccia):
  1. Annunciazione, Bari
  2. Cuore Immacolato di Maria, Bari
  3. Maria Santissima Addolorata e Opera “Don Guanella”, Bari
  4. Mater Ecclesiae, Bari
  5. San Francesco da Paola, Bari
  6. San Giovanni Battista, Bari
  7. Santa Fara, Bari
  8. Santa Maria Maddalena, Bari
  9. Vicaria Perpetua San Vincenzo de’ Paoli - Policlinico, Bari
  10. Missionari Comboniani, Bari
  11. Società San Paolo, Bari

 

V VICARIATO (Vicario don Giuseppe Sicolo):
  1. Buon Pastore, Bari
  2. San Ciro, Bari
  3. San Marcello, Bari
  4. San Pasquale, Bari
  5. Sant’Andrea, Bari
  6. Santa Maria delle Vittorie, Bari
  7. Santissimo Sacramento, Bari
  8. Cappellania Ospedale “Giovanni XXIII”, Bari
  9. Cappellania Ospedale “Mater Dei”, Bari

 

VI VICARIATO (Vicario don Giacomo Fazio):
  1. Madre della Divina Provvidenza, Bari
  2. San Gabriele dell’Addolorata, Bari
  3. San Giovanni Bosco, Bari
  4. San Paolo Apostolo, Bari
  5. San Pietro Apostolo, Modugno
  6. Cappellania Ospedale “San Paolo”, Bari - Palese
  7. San Michele Arcangelo, Bari - Palese
  8. Sant’Alberto, Bari - Palese
  9. Stella Maris, Bari - Palese
  10. Spirito Santo, Bari - Santo Spirito
  11. San Nicola, Bari - Catino
  12. Natività di Nostro Signore, Bari - San Pio

 

VII VICARIATO (Vicario don Domenico Castellano):
  1. Santa Maria Assunta, Binetto
  2. San Michele Arcangelo, Bitetto
  3. Santa Maria Assunta, Grumo Appula
  4. Santa Maria di Monteverde, Grumo Appula
  5. San Nicola, Toritto
  6. Maria SS. del Carmine, Sannicandro di Bari
  7. Santa Maria Assunta, Sannicandro di Bari
  8. Santuario Beato Giacomo, Bitetto

 

VIII VICARIATO (Vicario don Francesco Gramegna):
  1. San Vincenzo Ferrer, Casamassima
  2. Santa Croce, Casamassima
  3. Santa Maria Assunta, Cassano delle Murge
  4. Santa Maria delle Grazie, Cassano delle Murge
  5. Immacolata, Gioia del Colle
  6. Sacro Cuore, Gioia del Colle
  7. San Vito martire, Gioia del Colle
  8. Santa Lucia, Gioia del Colle
  9. Santa Maria Maggiore, Gioia del Colle
  10. Santa Maria del Carmine, Sammichele di Bari

 

IX VICARIATO (Vicario don Antonio Lobalsamo):
  1. San Francesco da Paola, Capurso
  2. Santissimo Salvatore, Capurso
  3. San Francesco d’Assisi, Triggiano
  4. San Giuseppe Moscati in San Lorenzo, Triggiano
  5. Santa Maria Veterana, Triggiano
  6. Santissimo Crocifisso, Triggiano
  7. Ognissanti, Valenzano
  8. San Rocco, Valenzano
  9. Santa Maria di San Luca, Valenzano
  10. San Lorenzo diacono e martire, Valenzano
  11. Santa Maria Annunziata, Cellamare
  12. Santuario Madonna del Pozzo, Capurso
  13. Cappellania Ospedale “Fallacara”, Triggiano

 

X VICARIATO (Vicario don Domenico Fornarelli):
  1. San Giorgio - San Salvatore, Bari - Loseto
  2. Madonna di Pompei, Bari - Carbonara
  3. B. V. SS. Rosario in San Nicola, Bari - Carbonara
  4. Sant’Antonio da Padova, Bari - Carbonara
  5. Santa Maria del Fonte, Bari - Carbonara
  6. Santa Maria del Campo e della Pietà, Bari - Ceglie del Campo
  7. Santa Rita, Bari - Ceglie del Campo
  8. Santa Maria di Costantinopoli, Bitritto
  9. Trasfigurazione, Bitritto
  10. Immacolata, Adelfia
  11. San Nicola di Bari, Adelfia
  12. Cappellania Ospedale “Di Venere”, Bari - Carbonara

 

XI VICARIATO (Vicario don Vito Campanelli):
  1. Sacro Cuore, Mola di Bari
  2. San Nicola, Mola di Bari
  3. Santa Maria di Loreto, Mola di Bari
  4. Santissima Trinità, Mola di Bari
  5. Santissimo Rosario (in San Domenico), Mola di Bari
  6. Santa Maria del Carmine, Noicattaro
  7. Santa Maria del Soccorso, Noicattaro
  8. Santa Maria della Pace, Noicattaro
  9. Madonna di Lourdes, Noicattaro,
  10. Istituto Sant’Agostino, Noicattaro

 

XII VICARIATO (Vicario don Sergio Biancofiore):
  1. Resurrezione, Bari
  2. San Francesco d’Assisi, Bari
  3. San Luca, Bari
  4. San Marco, Bari
  5. San Sabino, Bari
  6. San Benedetto, Bari
  7. Sant’Anna, Bari
  8. San Nicola Bari, Bari - Torre a Mare
  9. Oasi “De Lilla”, Bari

 

XIII VICARIATO (Vicario don Marino Cutrone):
  1. Maria SS Assunta - Concattedrale, Bitonto
  2. San Giovanni Evangelista, Bitonto
  3. Cristo Re Universale, Bitonto
  4. San Leone Magno, Bitonto
  5. San Leucio, Bitonto
  6. San Silvestro papa, Bitonto
  7. Santa Caterina Vergine e Martire, Bitonto
  8. Sant’Andrea apostolo, Bitonto
  9. Sant’Egidio abate, Bitonto
  10. Santi Medici Cosma e Damiano, Bitonto
  11. Santissimo Sacramento, Bitonto
  12. Addolorata, Bitonto - Mariotto
  13. Immacolata, Bitonto - Palombaio
 
PROCEDURE PER LA CONSULTAZIONE IN VISTA DELLA NOMINA DEI VICARI ZONALI

 

Terminato il quinquennio per il quale i Vicari zonali avevano ricevuto il mandato per il loro servizio, si deve procedere alla nomina dei nuovi Vicari di zona. Il loro servizio pastorale e la natura del Vicariato di zona sono esplicitati negli Orientamenti pastorali per i vicariati di zona approvati dall’Arcivescovo dopo aver ascoltato il parere del Consiglio Presbiterale.

Il Vicario zonale viene nominato a tempo determinato dall’Arcivescovo, dopo aver sentito, a suo prudente giudizio, i presbiteri e i diaconi che svolgono il ministero nel vicariato in questione (cfr. cann 553-554). Un presbitero non può essere Vicario di zona in uno stesso vicariato per oltre due mandati consecutivi, tuttavia a motivo dell’avvicendamento del Vescovo, per la prima nomina dei Vicari zonali si è ritenuto di poter soprassedere a tale disposizione. Il servizio del Vicario di zona, comunque, cessa a norma del Diritto, o per trasferimento ad altro incarico in un altro vicariato, o per altra causa secondo il giudizio dell’Ordinario diocesano, sempre al verificarsi della Sede vacante.

Secondo la consuetudine della nostra Chiesa locale, confermata dall’Arcivescovo mons. Giuseppe Satriano, si procederà alla consultazione, che precede la nomina, nel modo seguente:

  1. I parroci, i presbiteri e i diaconi che esercitano un ministero pastorale con mandato dell’Arcivescovo nelle parrocchie che afferiscono ad un vicariato di zona, convocati dal Vicario zonale che ha esercitato finora tale servizio, o se quest’ultimo ha cessato il suo servizio per trasferimento ad altro incarico o per altra causa, il presbitero nominato dal Vescovo vicario di zona ad interim, si riuniscono per eleggere una terna di nomi tra quelli dei presbiteri suddetti, da sottoporre all’Arcivescovo.
  2. La riunione è presieduta dal Vicario generale o da un Vicario episcopale, il quale prima di procedere alla elezione invita alla preghiera. Quindi dà lettura degli Orientamenti pastorali per i vicariati di zona nei quali l’Arcidiocesi è suddivida, esplicitando la natura e le caratteristiche proprie del servizio che il Vicario di zona è chiamato a svolgere per promuovere la piena comunione tra le comunità ecclesiali del territorio di riferimento e con l’intera Chiesa diocesana.
  3. Prima di procedere alla consultazione elettorale, si domanda e si riceve la non disponibilità di alcuni presbiteri che, per particolari motivi, possono essere dispensati dall’assumere tale servizio (ad esempio chi ha già un particolare impegno di carattere diocesano, per motivi di salute, ecc.), pur essendo tutti e solo i presbiteri eleggibili.
  4. La votazione si svolge in maniera segreta. Due tra i presbiteri o diaconi presenti vengono scelti come scrutatori e si distribuiscono a ciascuno le schede. Ognuno può esprimere fino a un massimo di tre preferenze. Lo spoglio delle schede avviene in modo pubblico rendendo noto a tutti i presenti l’esito della consultazione.
  5. Chi fosse impossibilitato a partecipare personalmente può, comunque, far pervenire al Vicario di zona che ha convocato la riunione, la scheda con le sue preferenze. La scheda viene consegnata al Vicario episcopale presente all’inizio della riunione.
  6. Al termine vengono registrati tutti i voti, eventualmente espressi, collocando nell’ordine tra i primi tre coloro che hanno avuto il maggior numero di consensi. In caso di parità di voti non si fa una nuova elezione ma si trasmette l’esito della consultazione all’Arcivescovo.
  7. L’Arcivescovo, al termine di tutte le consultazioni elettorali nei singoli vicariati, procede all’individuazione e alla nomina dei nuovi Vicari di zona e provvede alla comunicazione all’intera comunità diocesana.
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