Quando Gesù cominciò ad annunciare l’evangelo, i discepoli e la gente ebbero di colpo l’impressione di trovarsi di fronte a un uomo, il quale non aveva nessun maestro al di sopra di sé, e non solo parlava "di" Dio, ma osava parlare "da" Dio
“Che cercate?”: sono le prime parole di Gesù nel quarto vangelo, ed esprimono la domanda cruciale, assolutamente inevitabile per chiunque si metta al suo seguito. Perché c’è seguire e seguire, c’è ricerca e ricerca.
Come per i Magi, cercare Dio vuol dire camminare, fissando gli abissi del cielo e sondando i crepacci del cuore: occorre guardare in alto, guardare dentro, guardare oltre...
In questo primo giorno dell'anno, festa di Maria Madre di Dio e Giornata Mondiale della pace, vogliamo tentare di cogliere l'altro verso del Natale, o - se si vuole - l'altro versante dello "scambio", quello che riguarda noi, così come lo esprime il canto della liturgia
L'evento del Natale ci riguarda e si fa parola per noi: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito". A questa parola di un amore inaudito, al limite dello scandalo, si può rispondere solo con la fede.
Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c'è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne.
Davide e Maria: due persone, due storie, due cammini verso Dio, due diversi modi di credere.
Nel tempo dell’Avvento Giovanni il Battezzatore e Maria di Nazaret ci accompagnano con la loro attesa perseverante, la loro fede salda e la loro obbedienza risoluta al Signore Veniente.
In questo tempo di Avvento, che ci prepara al Natale, la Chiesa ha voluto presentarci chi era Maria, la Donna che Dio ha scelto fin dall'eternità a essere Madre del Figlio Suo, Gesù.