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Editoriali

XXX Domenica del Tempo Ordinario anno B. "La tua fede ti ha salvato"

Ogni lettore può identificarsi con il cieco Bartimeo. Deve solo prendere coscienza della propria cecità e gridare al Signore Gesù: “Abbi pietà di me!”, con piena fiducia che egli può salvarlo, cioè può strapparlo dalla tenebra e fargli vedere quello che i suoi occhi non riescono a vedere

XXIX Domenica del Tempo Ordinario anno B.

Ecco la vera “costituzione” data da Gesù alla chiesa: una comunità di fratelli e sorelle, che si servono gli uni gli altri, e tra i quali chi ha autorità è servo di tutti i servi. Nella chiesa non c’è possibilità di acquisire meriti di anzianità, di fare carriera, di vantare privilegi, di ricevere onori: occorre essere servi dei fratelli e delle sorelle, e basta!

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario anno B. "Fissò lo sguardo su di lui e lo amò"

Nella sequela di Gesù si può abbandonare la famiglia carnale per un nuova famiglia, si può vivere il celibato nella fecondità dell’amore di Cristo, dei suoi fratelli e delle sue sorelle. Abbandonare tutto può essere, per alcuni chiamati dal Signore, destinatari dell’amore preveniente di Gesù e della sua misericordia, il loro “fare” in questo mondo.

XXVII Domenica del Tempo Ordinario anno B. Un annuncio fatto in ginocchio

Chi legge l’annuncio di Gesù sul matrimonio fedele non sta in uno spazio esente dal peccato, ma si deve sentire solidale con quanti, nel duro mestiere del vivere e nell’ancor più duro mestiere del vivere in due nella vicenda matrimoniale, sono caduti nella contraddizione alla volontà del Signore. Questo annuncio può solo e sempre essere ridetto alla luce della misericordia di Dio narrata da Gesù.

XXVI Domenica del Tempo Ordinario anno B. Il Signore conosce i suoi

Cristo è il Signore di tutta la chiesa e lui solo conosce i suoi: non spetta dunque ai suoi, o ai pretesi suoi, giudicare altri come zizzania, fino a tentare di estirparli. Cristo trascende le frontiere di ogni comunità cristiana e può operare il bene in molte forme attraverso la potenza del suo Spirito santo, che “soffia dove vuole”.

XXV Domenica del Tempo Ordinario anno B. "Se uno vuole essere il primo..."

Se c’è qualcuno che pensa di poter giungere al primo posto della comunità, allora si faccia ultimo, servo di tutti, e si troverà a essere al primo posto della comunità. Non ci sono qui dei primi designati ai quali Gesù chiede di farsi ultimi, servi, ma egli traccia il cammino opposto: chi si fa ultimo e servo di tutti si troverà ad avere il primo posto, a essere il primo dei fratelli.

XXIV Domenica del Tempo Ordinario anno B. Gesù, "messia al contrario"

È facile acclamare Gesù come Cristo, come Messia, cantarlo e invocarlo; ma accettarne la fine ignominiosa è scandalo, inciampo, è quasi impossibile per le nostre attese religiose. E così siamo cristiani non del Vangelo, ma del campanile; cristiani culturalmente, non perché seguiamo Gesù; cristiani pii e devoti, ma lontani dall’ombra della croce.

XXIII Domenica del Tempo Ordinario anno B. Effatà, apriti!

Cosa sarebbe una chiesa che sa dare l’ascolto a quelli che ne sono privi, che sa parlare a coloro ai quali nessuno parla? Cosa sarebbe una chiesa che sa dare la parola, che autorizza a prendere la parola il semplice fedele? Perché noi cristiani noi diventiamo capaci di “logoterapia”, della quale vi è tanto bisogno nelle nostre comunità sovente mute?

XXI Domenica del Tempo Ordinario anno B. "Volete andarvene anche voi?"

Ci scandalizziamo di fronte all’immagine di un “Dio al contrario”, di un “Messia al contrario”, che è fragile, povero, debole e del quale gli uomini possono fare ciò che vogliono… È lo scandalo dell’umanizzazione di Dio, patito ancora oggi dagli uomini religiosi che accusano di non credere in Dio chi accoglie dal Vangelo il messaggio di un Dio fattosi realmente uomo, carne mortale, in Gesù di Nazaret.

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