Quelli che pubblicamente appaiono peccatori e sono da tutti ritenuti tali, sono preda della vergogna e sentono in loro il desiderio di cambiare vita, di convertirsi: desiderano uscire fuori dalla loro vita di peccato, che gli altri disprezzano e condannano. Gli uomini religiosi, invece, che appaiono osservanti ma hanno peccati nascosti, siccome tutti li venerano e tutti guardano a loro per il loro status, non vogliono assolutamente cambiare vita. Si sentono a posto e pensano di non avere bisogno di alcuna conversione: da questo nascono la loro ipocrisia, la loro rigidità, il loro giudicare e spiare gli altri, senza mai interrogarsi su di sé; sono sempre pronti ad assolversi, perché agli occhi della gente risultano giusti e addirittura esemplari…
Gesù parla di gratuità, di una misericordia che non va meritata, ma accolta con gioia come amore riversato su tutti noi, tutti fratelli e sorelle, tutti figli e figlie amati da Dio. Di fronte a questo amore non ci sono privilegi da vantare, ma solo un dono da accogliere! E se cercassimo di andare a lui forti di nostri presunti meriti, non riusciremmo a conoscere il suo amore, sempre gratuito e mai meritato.
In obbedienza al Signore Gesù, l’amore e il perdono del cristiano siano gratuiti, senza calcoli né restrizioni, “di cuore”. Se il cristiano perdona facendo calcoli, svaluta quel perdono che proclama a parole. Perdonare l’imperdonabile: questa l’unica misura del perdono cristiano! Sarebbe una smentita del Dio narrato definitivamente da Gesù, l’essere da lui perdonati e poi non perdonare gli altri...
La correzione di un fratello, di una sorella, è opera delicata, faticosa, che richiede pazienza e deve essere ispirata solo dalla misericordia. Perché tutti siamo deboli, tutti cadiamo e abbiamo bisogno di essere aiutati e perdonati: nella comunità cristiana non ci sono puri che aiutano gli impuri o sani che curano i malati! Prima o poi conosciamo il peccato e abbiamo bisogno di un aiuto intelligente e veramente misericordioso, l’aiuto che verrebbe da Dio
Essere discepoli e discepole di Gesù non è solo seguire un maestro sapiente e autorevole, non è solo seguire un profeta capace di compiere miracoli. Significa essere coinvolti con la sua vita, significa rinunciare a conoscere e affermare se stessi, significa prendere la propria croce, lo strumento della morte dell’uomo mondano, dell’“uomo vecchio”, e seguire Gesù ovunque egli vada. Discepolato a caro prezzo! La gloria di ogni cristiano sta tutta in quel prendere la propria croce e seguire il suo Signore nella passione, morte e resurrezione
Chi è Gesù? È una domanda che dobbiamo farci e rifarci nel passare dei giorni. Perché la nostra adesione a Gesù dipende proprio da ciò che viviamo nella conoscenza o sovraconoscenza della sua persona. Chi è Gesù per me?, è la domanda incessante del cristiano, che cerca di non fare di Gesù il prodotto dei suoi desideri o delle sue proiezioni, ma di accogliere la conoscenza di lui da Dio stesso, contemplando il Vangelo e ascoltando lo Spirito santo
In questa pagina è narrato miracolo dell’incontro. A causa di questo incontro decisivo Gesù inaugura una nuova fase: questa donna pagana “mette al mondo” Gesù, gli fa scoprire l’universalità della sua missione. Per Gesù l’incontro con un’altra persona è vero nella misura in cui non solo egli cambia chi incontra, ma subisce anche un cambiamento in se stesso proprio a causa dell’incontro
Una donna della "nostra pasta", impastata come noi di terra e cielo. Maria, con tutta la sua grandezza, non è una donna diversa dalle altre donne della terra. Ella è interamente donna, non un essere superiore venuto da un altro pianeta, né una creatura soprannaturale scesa dal cielo
Colui che sembra assente, in verità è presente più che mai, e la sua barca resta la sua barca, sia che lui non vi sia sopra, sia che si trovi su di essa e dorma appoggiato a un cuscino. Quando Gesù ci viene incontro, prima che discerniamo pienamente la sua presenza, ci dice: “Coraggio, non temete!”. E sempre egli accetta la debolezza della nostra fede, tendendoci la mano ogni volta che noi cadiamo o sprofondiamo
La trasfigurazione è mistero di trasformazione: il nostro corpo e questa creazione sono chiamati alla trasfigurazione, a diventare “altro”; il nostro corpo di miseria diventerà corpo di gloria, e la creazione che geme e soffre nelle doglie del parto conoscerà il mutamento in cielo nuovo e terra nuova. Ciò che è avvenuto sul monte Tabor in Gesù avverrà per tutti i credenti e per il cosmo intero alla fine della storia…