Dopo averci presentato per tre domeniche la resurrezione del Signore Gesù Cristo attraverso i racconti delle sue manifestazioni ai discepoli, oggi la liturgia ci invita a contemplarlo vivente quale "Pastore della sua chiesa", «Pastore dei pastori delle pecore» (cf. Eb 13,20), che indica al gregge e ai pastori la via da percorrere.
Ascoltiamo oggi la pagina in cui Luca narra l’incontro del Risorto con i discepoli in cammino verso Emmaus, due discepoli sconosciuti, che rappresentano ciascuno di noi.
Come portale d’ingresso alla Settimana Santa, la grande settimana in cui noi cristiani celebriamo l’evento centrale della nostra fede, la chiesa ci fa meditare quest’anno il racconto della passione e morte di Gesù secondo Matteo.
Nell’imminenza della Pasqua la chiesa ci invita a meditare sul grande segno della resurrezione di Lazzaro, profezia della resurrezione di Gesù.
Nel cammino che la chiesa ci fa compiere verso la Pasqua, dopo il tema dell’acqua – acqua di vita che Gesù Cristo dona al credente in lui – ecco il tema della luce o, meglio, dell’illuminazione, azione compiuta da Gesù affinché noi vediamo e siamo strappati dalle tenebre.
Dopo averci presentato le tentazioni di Gesù e la sua trasfigurazione, questo anno liturgico A ci fa compiere un percorso che ci aiuta a comprendere sempre di più il battesimo attraverso brani del quarto vangelo. Oggi meditiamo sull’incontro tra Gesù e la samaritana, nel quale è rivelato il dono dell’acqua della vita.
Se nella prima domenica di Quaresima abbiamo meditato sull’abbassamento del Figlio fino alla prova della fede («Se sei il Figlio di Dio…»: Mt 4,3.6), oggi contempliamo l’evento glorioso della trasfigurazione, in cui la voce del Padre rivela Gesù come Figlio amato.
Con il mercoledì delle Ceneri siamo entrati nella Quaresima, un tempo di quaranta giorni da vivere da parte dei cristiani tutti insieme come tempo di conversione, di ritorno a Dio.
Tutti sapevano, al tempo di Gesù, che è da stolti costruire la propria casa sulla sabbia, nel fondo delle valli, anziché in alto sulla roccia. Dopo ogni pioggia abbondante si forma infatti quasi subito un torrente che spazza via le casupole che incontra sul suo cammino. Gesù si basa su questa osservazione che aveva forse fatto di persona per costruirvi la parabola odierna delle due case, che è come una parabola a due facce.
Tema dominante di questa domenica: Dio non ci abbandona, né si dimentica di noi. La prima lettura del profeta Isaia ci dà addirittura un dato… autobiografico di Dio: ci tiene talmente a noi che se anche una madre può dimenticarsi di suo figlio " io invece non ti dimenticherò mai!" .