Come di consueto, nella catechesi all'udienza generale del mercoledì successivo al rientro da un viaggio apostolico, il Papa ripercorre le tappe più significative del Paese visitato: in Mongolia ho incontrato una Chiesa umile e lieta, è un popolo "che sente il respiro del Creato"
Il 1° settembre, la Festa del Creato, conosciuta anche come la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, dà il via a un periodo che termina il 4 ottobre con il tema "Che la giustizia e la pace scorrano"
All'udienza generale di questo mercoledì, il Papa ricorda la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato che si celebra l'1 settembre. "È necessario schierarsi al fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, sforzandosi di porre fine all’insensata guerra alla nostra casa comune, che è una guerra mondiale terribile"
Il Papa ha inviato un messaggio alla Chiesa francese, che nei giorni dell’Assunta ha celebrato a Lourdes 150 anni di pellegrinaggi nazionali nel Santuario mariano: il mondo ha bisogno della protezione della Vergine di fronte alle preoccupazioni e alle sfide del presente
la Madre del Signore ci precede e tutti noi, figli di Dio e di questa madre, prendiamo animo
Mentre siamo aggrappati al nostro presente questa festa ci parla del nostro futuro; Maria Assunta in Cielo è la creatura che più di tutte testimonia che il Paradiso è possibile e lei ha già raggiunto la pienezza della salvezza e la trasfigurazione del suo corpo mortale. Tutte le volte che la Madonna si è resa presente alla storia e alle sofferenze dei suoi figli non è mancato mai il richiamo e la prospettiva del Cielo; lei ci aspetta e allo stesso tempo ci sollecita a camminare verso il regno di Dio
L’iniziativa, sostenuta dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Nunziatura Apostolica in Ucraina, è un ulteriore segno della solidarietà della Chiesa in Italia alla popolazione ucraina
A fine udienza generale, Francesco invoca l’intercessione di Santa Teresa Benedetta della Croce, compatrona d’Europa, per la popolazione del martoriato Paese: “La sua testimonianza stimoli l’impegno contro ogni forma di violenza e di discriminazione”. Appello ai fedeli polacchi in pellegrinaggio nei Santuari mariani: “Chiedete alla Madonna il dono inestimabile della pace, specialmente per la cara Ucraina”. Un saluto ai partecipanti al summit in Brasile sull’Amazzonia
All’udienza generale, la prima dopo la pausa estiva, il Papa parla del suo viaggio in Portogallo per l'incontro mondiale dei giovani: ragazzi e ragazze hanno chiesto la pace unendo le loro bandiere, "i grandi della terra li ascolteranno"?
La Giornata mondiale della gioventù di Lisbona ha inondato di entusiasmo i giovani. Un fiume di persone con il papa tra canti, riflessioni e preghiere. Brillare, ascoltare, non temere, sono le parole chiave indicate da Francesco
Come tradizione, al termine dell’Angelus a Lisbona, atto conclusivo della 37.ma Giornata Mondiale della Gioventù, Francesco ha annunciato la sede del prossimo appuntamento internazionale. Ragazzi e ragazze di tutto il mondo si raduneranno già nel 2025 per il Giubileo dei Giovani, nell’ambito dell’Anno Santo sul tema della speranza: "Vi aspetto a Roma"
Francesco presiede la Messa davanti a un milione e mezzo di giovani e li sprona a non scoraggiarsi davanti a nessun ostacolo: la Chiesa e il mondo hanno bisogno di voi come la terra della poggia
Il cardinale a Lisbona: «Il Signore ti chiama come sei. Quindi chiama tutti, chiama personalmente e ci chiama con le nostre fragilità. Ed è questa la grande scoperta dei ragazzi»
Un milione e mezzo di ragazzi ha partecipato all'incontro serale al Parco Tejo di Lisbona. A loro Francesco ha chiesto di aiutare chi è caduto a non restare a terra: "Non abbiate paura, un fallimento è tale solo se non si ha la forza di risollevarsi"
Francesco lascia Lisbona e vola nella cittadina mariana, già visitata nel 2017, per pregare il Rosario nella Cappellina delle Apparizioni. Alcuni giovani ammalati recitano le decine. Il vescovo Carbalho, presidente dei vescovi: "Ci associamo alla preghiera di pace per la guerra in Ucraina e i tanti altri focolai nel mondo". Dal Pontefice un nuovo invito ad una Chiesa "che non ha porte" e "accoglie tutti"
Con la visita di Papa Francesco a Fatima la Giornata mondiale della gioventù riceve il suo sigillo Mariano. Guardare a Fatima significa guardare a Maria ma anche a coloro che sono stati i protagonisti di questa vicenda spirituale che ha fortemente caratterizzato la vita della Chiesa. I principali protagonisti di questa meravigliosa avventura spirituale sono proprio due giovani, anzi giovanissimi, Francesco e Giacinta Marto, entrambi canonizzati nel 2017 dallo stesso Francesco
Giustizia, sicurezza, fine delle violenze contro i cristiani, possibilità di un futuro di speranza, libertà. La parola pace si declina così e a invocarla sotto forme e lingue diverse sono i giovani che raggiungono in queste ore il Santuario. Solo nella giornata di lunedì 31 luglio, in 140 mila giovani hanno visitato Fatima, sostando in preghiera davanti alla Cappella delle Apparizioni. Sabato 5 agosto verrà qui anche Papa Francesco. E l’attesa è altissima
Le apparizioni mariane ritenute credibili dalla Chiesa sono come un’attualizzazione del Vangelo dell’Annunciazione: Maria visita luoghi e, soprattutto, persone, per educarle a cogliere i segni di Dio attraverso cui il Vangelo chiede di diventare Parola creduta, vissuta, amata e testimoniata nella storia concreta dell’umanità. A Fatima, il segno di Dio che Maria viene a svelare è quell’amore del prossimo che arriva al punto tale da rifiutare la giustificazione della guerra, degli orrori, del sangue versato, della violenza che tutto travolge
Da Lisbona il Pontefice si trasferisce nella cittadina portoghese per pregare con i giovani nel Santuario. Una seconda visita dopo quella del 2017 per il centenario delle apparizioni. Padre Carlos Manuel Pedrosa Cabecinhas: "Da sempre un forte legame tra Papa Francesco e questo luogo di preghiera. Oggi torna per pregare per la pace ma anche per i giovani, ai quali affida presente e futuro della Chiesa"
Per la Via Crucis con il Papa 800 mila giovani hanno affollato il Parque Eduardo VII. Molto intensa e profonda la meditazione a braccio di Francesco, che ha iniziato la terza giornata in Portogallo nel giardino Vasco da Gama, confessando tre ragazzi
Francesco si trasferisce da Lisbona a Cascais per incontrare ragazzi e ragazze di Scholas Occurrentes che hanno partecipato al progetto "Vita tra i mondi", iniziativa che ha coinvolto persone di diversa nazionalità e religione, impegnati a realizzare uno dei più grandi murales del mondo: "È come la Cappella Sistina", scherza il Pontefice. Poi risponde a braccio alle domande dei giovani e parla della crisi: "Una vita senza crisi, non serve a niente"
“Non siete qui per caso. Il Signore vi ha chiamati per nome, non solo in questi giorni, ma dall’inizio dei vostri giorni”. È il saluto del Papa alla folla immensa dei giovani che si è radunata nel Parque Eduardo VII, per il primo abbraccio con Francesco e l’inizio ufficiale della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, la quarta nel pontificato di Bergoglio, la prima dopo la pandemia da Covid-19
Nella Nunziatura apostolica, questa mattina, 3 agosto, il saluto al gruppo di ragazzi e ragazze ai quali Francesco ha espresso la sua vicinanza "dolorosa e di preghiera". Alla Messa di stamane, l'incontro anche con i familiari della donna francese, assistente di catechesi, deceduta a 62 anni a Lisbona nei giorni scorsi a causa di un incidente
Papa Francesco incontra gli studenti dell'Università cattolica e li incoraggia a continuare la ricerca a essere inquieti, a mettersi in gioco per realizzare qualcosa di grande. E denuncia: «L'istruzione è ancora, in troppi Paesi del mondo, un privilegio». Continuano gli incontri e le iniziative della 37a Giornata mondiale della gioventù
Una Chiesa sinodale, in dialogo con tutti, in missione in questo tempo di grazia. Francesco in Portogallo recita i vespri con vescovi, sacerdoti, diaconi, consacrati, seminaristi e operatori pastorali e li esorta a non cedere al clericalismo, alla delusione del fallimento, a partire dall’accoglienza di quanti hanno subito gli scandali che hanno deturpato il volto della Sposa di Cristo: "Anche oggi Gesù viene a cercarci nelle nostre crisi per aiutarci a ricominciare”
Papa Francesco ha iniziato il suo viaggio in Portogallo con un forte appello all'Europa affinché divenga protagonista di una "diplomazia di pace". Il mondo ha bisogno del nostro continente, del suo ruolo di "pontiere" e di "paciere". "Difendere la vita umana" la priorità. No allo lo scarto dei vecchi, ai muri col filo spinato, alle stragi in mare e alle culle vuote, alle "leggi sofisticate" sull'eutanasia. Tre i "cantieri di speranza": l'ambiente, il futuro, la fraternità
“Voi annunciate il Vangelo, siete un segno di speranza. Di una cosa sono certo: Dio vi aspetta e vuole parlare a ciascuno di voi. Non abbiate paura di ascoltarlo e di parlargli, quindi di pregare”. A lanciare l’appello ai 40mila giovani francesi che sono a Lisbona per partecipare alla Gmg è l’attaccante francese del Milan, Olivier Giroud
I Paesi più rappresentati sono la Spagna con 77.224 pellegrini. Seguono, in seconda posizione, l’Italia con 65 mila giovani, il Portogallo con 43.742 e la Francia con 42.482
“È molto importante mettersi in cammino. Ed è così che dobbiamo affrontare la vita stessa: come un cammino da percorrere, facendo di ogni giorno una nuova tappa”. Così il card. Manuel Clemente, patriarca di Lisbona, nell’omelia della messa di apertura della Giornata mondiale della gioventù nel Parco Eduardo VII a Lisbona
I giovani baresi, insieme a Mons. Giuseppe Satriano si sono incontrati a Fatima per una sosta in preghiera