Clima di grande festa, stamattina, in una Piazza San Pietro affollatissima per la proclamazione di dieci nuovi santi. Francesco: le loro vite sono state un riflesso di Dio nella storia, vocazioni abbracciate con entusiasmo e spese donandosi a chiunque con generosità
All’appuntamento partecipano 242 referenti (laici, presbiteri e diaconi, consacrate e consacrati) e 12 vescovi delegati dalle Conferenze episcopali regionali. “Nonostante la pandemia abbia rallentato, almeno nei mesi invernali, il percorso avviato in autunno, abbiamo ‘scaldato i motori’ e le nostre diocesi hanno vissuto il percorso con crescente entusiasmo; ne fanno fede i circa cinquantamila incontri sinodali, confluiti nelle duecento sintesi diocesane”, sottolinea mons. Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, vicepresidente Cei e membro del Gruppo di coordinamento nazionale del Cammino sinodale
Questo Sussidio, a cura di Eliana Ariola, Massimo Giraldi, Sergio Perugini e don Andrea Verdecchia, ricorda che non basta osservare per ascoltare. Così come non basta dare conto di ciò che avviene per partecipare pienamente alla ricerca della verità. “Ascoltare con l’orecchio del cuore” è un invito a rispettare e ad aprirsi all’altro. Anche a chi ci è accanto in silenzio o ha parole scomode. È questa la grande ricchezza
Il 15 maggio, quinta domenica di Pasqua, sul sagrato della basilica di San Pietro, il Papa presiede la celebrazione eucaristica e il rito della canonizzazione di 10 beati. Le loro biografie. Il loro esempio. La loro eredità umana e spirituale. Nel numero in parrocchia e in edicola di Famiglia Cristiana un dossier tutto dedicato a loro
Serve una nuova narrazione della famiglia? Un racconto, come si dice sempre più spesso oggi, che aiuti i giovani a capire che sì, 'si può fare' – così recita lo slogan degli Stati Generali...
Agli Stati generali per la natalità la politica concorda sul fatto che che un figlio cambia il senso della vita e che è un investimento sul futuro del nostro Paese
Il presidente della Fondazione per la natalità e del Forum nazionale delle associazioni familiari si sofferma sulle sfide di oggi, richiama il mondo della politica ad un maggiore impegno sul fronte degli aiuti e a guardare alla famiglia non come un problema da risolvere
Il Governatore è intervenuto a Roma durante gli Stati generali della Natalità
Stamani confronto con il mondo della comunicazione, della politica e del lavoro. In serata, lo spettacolo teatrale
Con un messaggio inviato agli Stati Generali della natalità, giunti alla seconda edizione, Francesco ricorda che è miope non vedere il problema della denatalità e che bisogna fare attenzione alla “povertà generativa”. Il richiamo a invertire la rotta dell’inverno demografico
Messaggio per la 108.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del 25 settembre: “Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono”. “L’inclusione delle persone più vulnerabili è condizione necessaria per il Regno di Dio”
All’udienza generale Francesco parla di Giuditta, eroina biblica, come esempio del contributo che le persone avanti negli anni possono offrire alle famiglie e alla società con generosità: il rapporto tra generazioni va rimodellato perché gli scambi tra vecchi e giovani siano più fruttosi
Nel messaggio in occasione della seconda Giornata mondiale dei nonni, che cade il prossimo 24 luglio, Francesco esorta a diventare “maestri di un modo di vivere pacifico e attento ai deboli”, custodendo il mondo, guardando alla vecchiaia come ad un tempo di preghiera per convertire i cuori. Invita poi parrocchie e comunità a compiere un’opera di misericordia visitando gli anziani soli
Il Papa nel saluti del post Regina Coeli va col pensiero ai popoli che soffrono per le conseguenze della guerra e , con lo sguardo rivolto all'Ucraina, ricorda l'odierna supplica alla Madonna di Pompei
Chiamati ad essere figli dell’ascolto. Papa Francesco esorta a trovare tempo per la Parola di Dio, per scoprirsi amati da Lui e quindi capaci di amarlo nel prossimo. “Oggi siamo travolti dalle parole e dalla fretta di dover sempre dire e fare qualcosa, ma per il Signore occorre ascoltare”
Accettando la rinuncia di monsignor Apicella, Francesco ha destinato il segretario generale della Cei alla sede vescovile laziale
Una grande famiglia umana unita nell’amore non è un’utopia, ma è il progetto per il quale Dio ci ha creati. Lo scrive Francesco nel messaggio in occasione della 59.ma Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebra l’8 maggio prossimo, nella quarta domenica di Pasqua, sul tema “Chiamati a edificare la famiglia umana”
Durante il saluto ai gruppi dell’udienza generale, Francesco ha invitato a pregare ogni giorno il Rosario durante il mese di maggio, invocando dalla Vergine una nuova serenità per il Vecchio continente e per il pianeta
Nessuna ipocrisia «per avere giorni tranquilli». Il Pontefice ricorda l'esempio di Eleazaro che non accetta il consiglio dei suoi amici di far finta di mangiare la carne sacrificata agli dei per salvarsi la vita. «Sarebbe stata una ipocrisia religiosa a danno delle nuove generazioni»
Maggio è tradizionalmente il mese dedicato alla Madonna. Dal Medio Evo a oggi, dalle statue incoronate di fiori al magistero dei Papi, l'origine e le forme di una devozione popolare molto sentita
Messaggio dei Vescovi per la festa dei lavoratori (1° maggio 2022) dal titolo: “«La vera ricchezza sono le persone». Dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura”
Nella catechesi dell’udienza generale, dedicata ancora alla vecchiaia, il Papa, rileggendo il legame biblico tra la giovane vedova Rut e l’anziana suocera Noemi, sottolinea la forza che può venire dall'alleanza tra nuove generazioni, grate per i doni ricevuti, e quelle avanti nell'età che prendono l’iniziativa di rilanciare il loro avvenire
All’udienza generale Francesco ha nuovamente rinnovato la speranza che possano finalmente tacere le armi: in questo momento difficile l’umanità è assetata di fraternità
A quasi 30 anni dalla morte un libro curato da Vito Angiuli raccoglie omelie e discorsi di tanti pastori che hanno riflettuto sul suo insegnamento, dalla "Chiesa del grembiule" all'impegno per la pace
Non era un discepolo diretto di Gesù ma a Gerusalemme dapprima accompagnò san Paolo nel suo apostolato e poi divenne collaboratore di San Pietro e degli Apostoli. La madre era una vedova benestante che mise a disposizione la sua casa per l’Ultima Cena. Morì ad Alessandria d'Egitto nell'anno 72 e le reliquie, di cui s’erano perse le tracce, ricomparvero miracolosamente il 25 aprile 1094 durante la consacrazione della basilica di Venezia a lui dedicata
Nel messaggio per la Pasqua delle Chiese orientali, il Patriarca ecumenico di Constantinopoli invoca pace e giustizia e denuncia l’inconcepibile silenzio dei cristiani di fronte alla degradazione della dignità umana. Tzoitis: Bartolomeo ci dice che solo il pensiero cristiano può dare una svolta alle ingiustizie
Al termine del Regina Coeli, il Papa ha guardato ancora al conflitto in Ucraina, chiedendo di "arrestare l'attacco", per venire incontro alle sofferenze delle popolazioni civili. Ha salutato i partecipanti alla Marcia della pace Perugia-Assisi e ha rivolto il suo augurio a tutte le comunità cristiane che celebrano la Pasqua secondo il calendario giuliano
La devozione popolare verso questo Santo è antichissima e diffusa ovunque. La Chiesa Orientale lo chiama il “Megalomartire” (il grande martire), è patrono di Inghilterra e Portogallo e di numerose città italiane. È il Santo protettore degli ordini cavallereschi ma le notizie sulla sua vita sono piuttosto scarne tanto che la liturgia cattolica nel 1969 lo declassò a memoria facoltativa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno
Si svolgerà domenica 24 aprile la Marcia straordinaria per la pace da Perugia ad Assisi. Il mondo pacifista italiano si unisce agli appelli di Papa Francesco per chiedere il cessate il fuoco, il disarmo e di riprendere la via dei negoziati per risolvere il conflitto in Ucraina
Rivolgendosi al mondo intero nel tradizionale Messaggio di Pasqua, il Pontefice ricorda ancora la guerra in Ucraina, i Paesi martoriati da lunghi conflitti e violenze e provati da tensioni sociali e drammatiche crisi umanitarie e definisce la pace una “primaria responsabilità di tutti”