La partecipazione alla Messa settimanale crolla anche fino al 5 per cento. Ma reggono i riti di passaggio: battesimo, prima comunione, cresima, matrimonio, funerali religiosi. Gli italiani sono sempre più «credenti non praticanti». La spiritualità si secolarizza. Quali sono le risposte delle Chiese? La casa editrice Effatà pubblica uno studio del sociologo e sacerdote Luigi Berzano
Omelia del card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, durante la concelebrazione eucaristica che ha presieduto nella cattedrale di Molfetta in occasione del 30° anniversario della morte del venerabile Antonio Bello
La diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ricorda il suo vescovo, scomparso il 20 aprile 1993, con una Messa celebrata alle 19 in cattedrale dal cardinale Zuppi, presidente della Cei. Don Vito Bufi, responsabile della pastorale, ordinato dal venerabile don Tonino: “Ha saputo mettersi in dialogo con tutti al servizio del mondo, e pregava e scriveva di notte, nella cappella dell’episcopio, perché di giorno si dedicava all’incontro con la gente”
All’udienza generale il Papa parla della testimonianza dei martiri, che non sono eroi ma cristiani maturi nella fede e che oggi, ripete, sono più numerosi che nei primi secoli. Fra loro il Pontefice ricorda le missionarie della carità uccise nello Yemen. Al termine il nuovo invito alla preghiera per l'Ucraina "che continua a sopportare terribili sofferenze"
Su L'Osservatore Romano, la riflessione pasquale del Patriarca ecumenico di Costantinopoli
Uno stimolo per tutti a riflettere sulle ferite dei nostri tempi, a partire dalla situazione dei migranti, che continuano a morire in mare in cerca di futuro, e del contrasto al fenomeno della povertà. È l'interrogativo che risuonerà anche nel 43° Convegno nazionale delle Caritas diocesane a Salerno dal 17 al 20 aprile “Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni”
Al termine dell'udienza generale, Francesco ricorda l'enciclica di pace di Giovanni XXIII pubblicata sessant'anni nel pieno delle tensioni della Guerra fredda: "Fu uno squarcio di sereno in mezzo a nubi oscure. Il suo messaggio è attualissimo". Il Pontefice chiede poi di pregare per la "martoriata Ucraina" che soffre e invoca la "misericordia di Dio", in vista della Domenica ad essa dedicata, per un "mondo sempre più provato dalle guerre" che "si allontana da Dio"
Nel tradizionale messaggio per la benedizione di Pasqua, Francesco invoca il dono della pace per l’Ucraina e che i prigionieri possano tornare a casa. Quindi chiede a Dio: “Effondi la luce pasquale sul popolo russo”. Preghiere per Siria, Libano e Terra Santa e l’appello per la giustizia ai Rohingya e il conforto per le vittime del terrorismo in Africa. Il Pontefice affida al Signore “i cristiani che oggi celebrano la Pasqua in circostanze particolari, come in Nicaragua e in Eritrea”
La celebrazione mariana, che per tradizione si svolge la mattina del Sabato Santo - a Roma anzitutto nella basilica di Santa Maria Maggiore - si ispira al rito bizantino e intende far rivivere, con salmi, letture e inni il dolore e la grande fede della Vergine nell’attesa della Resurrezione di Gesù
La riflessione di Benedetto XVI durante la sua visita a Torino nel 2010: «Il nascondimento di Dio fa parte della spiritualità dell’uomo contemporaneo, in maniera esistenziale, quasi inconscia, come un vuoto nel cuore che è andato allargandosi sempre di più. La Sindone ci parla esattamente del momento in cui Dio, in Gesù Cristo, ha condiviso non solo il nostro morire, ma anche il nostro rimanere nella morte»
Le meditazioni di quest’anno sono testimonianze di uomini e donne di varie regioni del mondo che vivono violenze e povertà ascoltate dal Papa durante i suoi viaggi apostolici e in altre occasioni. Gli afflitti dalle guerre e dalle ingiustizie del mondo sono ancora una volta i protagonisti della Via Crucis al Colosseo
Per dodici volte il Papa versa dell’acqua sui piedi di 10 ragazzi e 2 ragazze del carcere minorile di Casal del Marmo. Per dodici volte li asciuga con un drappo bianco...
Alla Messa crismale del Giovedì Santo in San Pietro, Francesco parla della vocazione sacerdotale e delle prove che essa può subire: è necessario abbandonarsi allo Spirito e lasciare che la propria vita profumi della sua presenza, senza lasciarsi andare alla mediocrità e ai compromessi
Al sacerdote è affidata, tra le tante, una sfida che oggi rappresenta un vero e proprio segno dei tempi. In questo tempo che per la Chiesa assomiglia molto alla primavera in cui tutto fiorisce o tutto gela in un attimo, prendere sul serio i propri fratelli e sorelle, come diceva il messaggio già ricordato, vuol dire accompagnarli a riconoscere la Voce che chiama alla pienezza della vita perché diventi a sua volta un dono. Vuol dire tornare ad annunciare a tutti una visione responsoriale dell’esistenza; come direbbe il compianto don Tonino Bello: “Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccoli ambiti egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima. Mordete la vita!"
Omelia di S.E. Mons. Giuseppe Satriano nella Celebrazione della Messa Crismale. Cattedrale di Bari, giovedì 6 aprile 2023
“Il Crocifisso, sorgente di speranza”, questo il tema della catechesi all'udienza generale del Mercoledì Santo. Francesco parla di Gesù che sulla croce trasforma il dolore in amore: abbiamo bisogno di semplicità, di riscoprire il valore della sobrietà, spogliando l'anima del superfluo che la appesantisce
Papa Francesco presiede in Piazza San Pietro la celebrazione della Messa della Domenica delle Palme preceduta dalla benedizione dei rami d'ulivo che ricordano l'ingresso festoso di Gesù a Gerusalemme. Nell'omelia la sintesi della Passione di Cristo nelle parole pronunciate sulla croce: "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?" e il Papa ricorda i tanti "cristi abbandonati" di oggi
Nel mondo cristiano la rappresentazione nell'arte dell'ingresso a Gerusalemme ha radicato in tempi precoci per il suo significato fondamentale, il riconoscimento della maestà di Cristo, che gli artisti sono riusciti a evocare in modo potente. Sullo sfondo un paesaggio vivace e la grande città cinta di mura che sbarra l'orizzonte. Intorno figure in movimento, concitate, fanno festa ma sembrano lasciare isolato il Messia, che guarda di fronte a sé, lontano, prefigurando l'imminente Passione
Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e nel pomeriggio di ieri si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera. “Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”, ha dichiarato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Di seguito gli attestati di affetto, preghiera e vicinanza che stanno arrivando al Papa da ogni parte del mondo
«Accade anche a noi – a volte – di stare incantati come i discepoli al momento dell’ascensione di Gesù al cielo. Incantati nel ricordo di una persona amata che non c'è più, e che tuttavia vorremmo ancora avere vicino a noi; oppure incantati nel ricordo di quei momenti belli della vita in cui abbiamo conosciuto una consolazione, una certezza, una promessa» (don E. Dotto).
Nella catechesi all'udienza generale di oggi, Francesco ha proposto la figura di san Paolo e la sua passione per il Vangelo che lo ha portato a essere definito il Principe degli Apostoli: per un cristiano convertirsi significa ripercorrere quella stessa esperienza di “caduta e risurrezione” che Saulo visse e che è all’origine del suo slancio apostolico
“Giovani e lavoro per nutrire la speranza”
Da parte dei ragazzi “c’è una grande richiesta di condivisione e di comunità, a volte si sentono anonimi anche nei luoghi ecclesiali. Ci chiedono sincerità e coerenza, una Chiesa che vada al senso delle cose, calandosi nella quotidianità e dando a tutti la possibilità di esprimere il proprio pensiero”, spiega al Sir il direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei
Lettera del prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, monsignor Gugerotti, per la raccolta delle offerte, nel giorno in cui si ricorda la Passione di Gesù, da destinare alla Terra Santa. Invito a sostenere le opere della Custodia francescana e di tante famiglie religiose, “sorgenti di speranza” per quanti vivono nei luoghi santi e sono in difficoltà per il terremoto che ha devastato i due Paesi
18 i consacrati e i laici uccisi lo scorso anno durante il loro apostolato. Il ricordo speciale di suor Maria De Coppi e suor Luisa Dell’Orto, che hanno perso la vita in Mozambico e ad Haiti
In Aula Paolo VI Francesco incontra i partecipanti al Corso del Foro interno promosso in questi giorni dalla Penitenzieria apostolica. Si sofferma sulla necessità che, anche in vista del Giubileo 2025, i confessionali siano sempre presidiati da sacerdoti pronti ad accogliere il penitente con cuore magnanimo. E insiste: mai dialogare con il diavolo, i preti non facciano gli psichiatri nell'amministrazione del sacramento della riconciliazione
Nel discorso ai partecipanti alla plenaria della Comece, Francesco chiede un impegno coeso per la pacifica convivenza e sottolinea che la guerra non può essere considerata come soluzione dei conflitti. Nel vecchio continente, dice, non può esserci un’unità se non si rispettano e valorizzano le peculiarità dei popoli e delle culture
Il segretario generale della Cei, riferendo sui lavori del parlamentino dei vescovi, pala anche di migrazioni: concertazione in Ue, no a politiche solo restrittorie, togliere ossigeno ai trafficanti
Nella Giornata mondiale dell’acqua, il Papa al termine dell’udienza generale prega per il buon esito dei lavori della Conferenza delle Nazioni Unite a New York: "Possa accelerare le iniziative "in favore di quanti soffrono la scarsità di questa risorsa. Da qui l’appello a preservarla “a beneficio nostro e delle generazioni future”
Francesco, al termine dell'udienza generale, ricorda l'Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria celebrato il 25 marzo dello scorso anno: "Lei è madre e possa custodirci nell’unità della pace". L'invito a fedeli e comunità di preghiera di rinnovare ogni anno nella stessa data questo atto solenne e a non dimenticare "la martoriata Ucraina che soffre tanto". Nel saluto ai polacchi, l'appello per la vita: "Ogni vita è sacra e inviolabile"