Due sono gli atteggiamenti che proprio non si addicono ai discepoli: la sedentarietà e la pigrizia. Se vi è una tentazione per le nostre comunità, oggi, è l'incapacità di sentirsi in cammino. È la pretesa di aver già raggiunto la meta, senza lasciarsi scomodare dal novum ultimum che ancora ci attende
"Quello che hai preparato di chi sarà?" (v. 20). È una domanda che dovrebbe squarciare anche i veli delle nostre illusioni. È un interrogativo che ci invita a operare un serio discernimento sul nostro modo di usare le ricchezze, distinguendo tra ciò che compiamo per "arricchire dinnanzi a Dio" (v. 21) e ciò che accumuliamo per noi stessi.
Solo lo Spirito ci consente di rivolgerci a Dio chiamandolo Abbà. Come Gesù e in Gesù. Solo lo Spirito "attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio" (Rm 8, 16), rendendoci capaci di quella confidenza e intimità, propria di Gesù, della quale Egli ci rende partecipi e co-eredi.
Il Santo Padre è decollato alla volta del Brasile, dove celebrerà la Giornata mondiale della gioventù. «Incoraggerò i ragazzi ad essere testimoni di speranza e artefici di pace». Sale sull'aereo portandosi la borsa, poi twitta: «Il mio cuore è pieno di gioia». Atterrerà attorno alle 22 ora italiana. Napolitano: «Attesa per messaggio di speranza».
La città brasiliana si affolla di giovani (700mila in arrivo solo nel fine settimana) in attesa del Pontefice, che partirà lunedì da Roma. Intanto Papa Francesco sabato pomeriggio a sorpresa si è recato a pregare a Santa Maria Maggiore.
La predicazione certamente sarà compito di uomini misteriosamente scelti da Gesù e che, inviati direttamente da Lui prima e poi per il tramite della Chiesa, continueranno la sua opera spinti dal suo Spirito, ma portare il vangelo resta l'opera di ogni cristiano degno di questo nome.
La difficoltà del discepolato cristiano, dunque, è la sequela. Sequela significa concretamente lasciare tutto per seguire Lui la Verità non fatta libro, teoria, scuola, anche se ci saranno libri, teorie e scuole, ma fatta Carne, che una volta accolta ha come scopo di fare la verità in noi, la verità dei motivi che, più o meno consci, di fatto vanno a sovrapporsi a quelli autentici del Regno, nel cammino di un nuovo esodo il cui obiettivo è la purificazione dell'amore prima di e per entrare nella terra promessa.
"Ma voi chi dite che io sia"? Cioè: "per voi, Io chi sono"?È la domanda delle domande, di quelle che gli uomini sono soliti rivolgersi prima di, ma soprattutto per, accedere a più profondi livelli di comunione, e non è un caso che, come al momento dell'elezione, anche questa volta Luca tenga a notare che l'evento è preceduto da una notte trascorsa in preghiera.
La donna, mossa misteriosamente nel cuore dall'Amore, ama a sua volta e guarisce, distogliendo gli occhi dal suo volto deturpato, per contemplarsi innocente nello sguardo accogliente e misericordioso di Gesù
Nella fede sappiamo con certezza che questa resurrezione è per noi il pegno della nostra resurrezione, della salvezza che conosceremo al di là della morte