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Editoriali

Dio ti ha avvolto nel suo Amore

«Caro don Franco, Dio ti conosce da sempre, da sempre sei avvolto dal suo pensiero e dal Suo amore. Ti ha pensato, cristiano, ti ha pensato Sacerdote e ti ha pensato Vescovo della Sua Chiesa. Ti ha avvolto nel Suo Amore ancora prima che tu esistessi. Ciò che ora accade, dunque, da sempre è nel pensiero e nel cuore di Dio»

Corpus Domini anno B. "L'alleanza".

Il vangelo sottolinea il carattere di alleanza proprio dell’eucaristia. L’atto di mangiare il pane e di bere il vino eucaristici, che significa la partecipazione alla vita di Gesù, consente di entrare nell’alleanza nuova stabilita da Gesù stesso

Santissima Trinità anno B.

In questa domenica in cui la chiesa celebra il mistero di Dio Padre, Figlio e Spirito santo – mistero che la riflessione teologica ha letto come Tri-unità di Dio – il testo proposto alla nostra meditazione e contemplazione è l’ultima pagina del vangelo secondo Matteo.

Domenica di Pentecoste anno B. « Vi guiderà alla verità tutta intera»

La festa della Pentecoste – cinquantesimo giorno dopo la Pasqua – costituisce la pienezza del mistero pasquale: Gesù Risorto, asceso al cielo e partecipe della signoria di Dio, adempie la promessa fatta ai suoi discepoli di inviare loro il Consolatore, lo Spirito santo (cf. Gv 14,16.26; 16,7).

Ascensione del Signore anno B

La conclusione del Vangelo secondo Marco si ispira proprio ai racconti lucani e, operando una sintesi di tutti gli eventi riguardanti la resurrezione di Gesù, afferma: “Il Signore Gesù fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio”

V Domenica di Pasqua anno B. "Io sono la vite, voi i tralci”

Nelle ultime domeniche del tempo pasquale la chiesa legge alcune parole di Gesù riprese e meditate nei cosiddetti “discorsi di addio” del quarto vangelo. È infatti attraverso questi discorsi che ci parla il Cristo della Pasqua, il Signore glorificato attraverso la croce e la resurrezione.

II Domenica di Pasqua. Pace a voi!

Assieme a Tommaso, dobbiamo inginocchiarci anche noi davanti al Risorto ed esclamare: "Mio Signore e mio Dio!". Non si tratta di un Dio o di un Signore qualunque, bensì del "mio" Dio e "mio" Signore. Il mio "Tu". La fede è proprio questo rapporto particolarissimo: dare del "tu" a Dio riconosciuto come Padre