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Messaggio dell'Arcivescovo per l'evento "Notti Sacre"

La citazione biblica “...e fu sera e fu mattino…”, sottotitolo della rassegna, ci pone di fronte al cadenzare naturale delle cose, alla ricerca della Verità che sappia illuminare il nostro buio interiore, infonderci forza e linee nel cammino della vita.

stemma arcivescovo.jpgCarissimi fratelli e sorelle,

dedicare una piccola parte del nostro tempo alla preghiera, alla contemplazione del bello, alla riflessione sul bisogno di spiritualità, è una esigenza ineludibile dell’uomo contemporaneo.

I tempi che viviamo sono segnati da una comunicazione frenetica, eccessiva, invadente, che sovrasta nel linguaggio e nell’organizzazione sociale del quotidiano ogni considerazione sull’essere.

Si confonde spesso ciò che appare con ciò che é.

Le “Notti Sacre” vogliono essere soprattutto questo: un momento per ritrovare la dimensione dell’essere più che dell’apparire. Una possibilità diversa per dedicare le sere di fine estate al contemplativo, all’arte, alla musica, alla riflessione, ispirate dal sacro, prima di immergerci nei problemi di una crisi economica, ma anche sociale, formativa ed educativa che segna il quotidiano delle nostre famiglie e della nostra società.

La citazione biblica “...e fu sera e fu mattino…”, sottotitolo della rassegna, ci pone di fronte al cadenzare naturale delle cose, alla ricerca della Verità che sappia illuminare il nostro buio interiore, infonderci forza e linee nel cammino della vita.

Una luce che illumina le chiese di Bari vecchia nel buio della notte, proprio così come ben evidenziato nel manifesto disegnato da Michele Damiani.

Chiese illuminate ed aperte alla contemplazione, all’adorazione, alla condivisione, alla preghiera.

Vorrei sottolineare la collaborazione che si è instaurata con Enti pubblici e privati, ai quali va il mio vivo ringraziamento.

Buone “Notti Sacre” a tutti.

 

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Arcivescovo di Bari-Bitonto